Harris “il Cannibale” non ama la carne, ma la cucina napoletana di “Mimì” (Il Mattino)

In di Mimì alla Ferrovia

Lo scrittore americano a sorpresa appare in città con la moglie e va a cena alla ferrovia

 

Sorpresa d’estate: il  papà di Hannibal the Cannibal non ama la carne. Preferisce decisamente il pesce.

E non disdegna la classica scarpetta, si, la deprecata abitudine di intingere il pane nel sugo per tirare a lucido il piatto.

Eccolo, l’inafferrabile Thomas Harris, lo scrittore piu’ inseguito dai cronisti di tutto il mondo, sorridente a braccetto con i cugini Michele&Michele Giugliano, titolare del famoso “Mimì alla ferrovia”.

E alla Ferrovia Tom Harris s’è fatto portare due sere fà con un taxi, assieme alla moglie Pace, per poter gustare, come ha espressamente chiesto, la vera cucina napoletana.

L’amico Dino De Laurentis lo ha indirizzato dai Giugliano ed Harris, reduce da Capri, non se lo è fatto ripetere.

Gentiluomo e buongustaio, l’autore del Silenzio degli innocenti ha voluto assaggiare tutte le specialità del locale.

Sulla tavola sono arrivati mozzarella e frittelle, bruschette e zucchine ala scapace, parmigiana di melanzane, assaggi di pasta e ceci e fagioli con la munnezzaglia, una coloratissima padellata di spaghetti ai frutti di mare, fritturina di alici e fragaglie, infine un pignatiello di polipetti affogati davanti ai quali Harris non ha resistito, ripulendo il piatto con il pane e profondendosi poi in grandi complimenti per la nostra cucina.

“Nonostante le difficoltà della lingua, abbiamo scoperto di capirci benissimo” racconta Michele Giugliano “A tavola non s’invecchia, mi ha detto Harris, e io l’ho invitato ad onorare il proverbio, rispondedogli che quando il mangiare è buono non si lascia…”

Cordialissimo e sorridente lo, scrittore originario del Tennessee è anche un buon esperto di vini.

Ma stavolta ha detto niente lista e ha voluto cenare con il vino di Lettere della casa, alternando all’abbondante pasto quattro chiacchiere con i cugini Giugliano, dai quali si è fatto raccontare un po’ di storia del locale, chiedendo informazioni sui volti noti che spiccano nelle foto sulle pareti, buon ultimo il presidente della Repubblica Ciampi.

Del Cannibale Michele&Michele dicono di non aver visto neanche l’ombra.

L’amabile signore che ha cenato là è solo un amico in più che tornerà certamente a trovarli.

Il Mattino

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